venerdì 31 luglio 2009

Oggi è il mio compleanno

...ho ricevuto gli auguri di molte persone e sono felice, ma un'amica in particolare mi ha colpito, mi ha commosso con le sue parole:

Ti abbraccio col pensiero
mi stringo con affetto a te
e ringrazio di averti avuto
come dono nella mia vita.

Le persone speciali sono
un dono che la vita ci fa
come piccole tesori
per far sorridere il cuore.

E con il cuore ti auguro
un mondo di bene.
Buon Compleanno.

martedì 21 luglio 2009

La Teoria del barattolo di maionese e dei due bicchieri di vino

Un professore, prima di iniziare la sua lezione di filosofia, pose alcuni oggetti davanti a sé, sulla cattedra. Senza dire nulla, quando la lezione iniziò, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo riempì con delle palline da golf. Domandò quindi ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si.

Allora, il professore rovesciò dentro il barattolo una scatola di sassolini, scuotendolo leggermente. I sassolini occuparono gli spazi fra le palline da golf. Domandò quindi, di nuovo, ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si.

Il professore, rovesciò dentro il barattolo una scatola di sabbia. Naturalmente, la sabbia occupò tutti gli spazi liberi. Egli domandò ancura una volta agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero con un si unanime.

Il professore tirò fuori da sotto la cattedra due bicchieri di vino rosso e li rovesciò interamente dentro il barattolo, riempiendo tutto lo spazio fra i granelli di sabbia. Gli studenti risero!

“Ora”, disse il professore quando la risata finì, “vorrei che voi cosideraste questo barattolo la vostra vita. Le palline da golf sono le cose importanti; la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le cose che preferite; cose che se rimanessero dopo che tutto il resto fosse perduto riempirebbero comunque la vostra esistenza.

“I sassolini sono le altre cose che contano, come il vostro lavoro, la vostra casa, l’automobile. La sabbia è tutto il resto, le piccole cose.”

“Se metteste nel barattolo per prima la sabbia”, continuò, “non resterebbe spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso accade per la vita. Se usate tutto il vostro tempo e la vostra energia per le piccole cose, non vi potrete mai dedicare alle cose che per voi sono veramente importanti.

“Curatevi delle cose che sono fondamentali per la vostra felicità. Giocate con i vostri figli, tenete sotto controllo la vostra salute. Portate il vostro partner a cena fuori. Giocate altre 18 buche! Fatevi un altro giro sugli sci! C’è sempre tempo per sistemare la casa e per buttare l’immondizia. Dedicatevi prima di tutto alle palline da golf, le cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia”.

Una studentessa alzò la mano e chiese che cosa rappresentasse il vino. Il professore sorrise. “Sono contento che tu l’abbia chiesto. Serve solo a dimostrare che per quanto possa sembrae piena la tua vita: c’è sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico”.

sabato 4 luglio 2009

Ti auguro

Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo,  per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene,  potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo,  per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stessa,  ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo,  non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contenta.
Ti auguro tempo,  non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere,  per maturare.
Ti auguro tempo,  per sperare nuovamente e per Amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stessa,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

mercoledì 24 giugno 2009



Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava.
Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni.
Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista.
Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini.
Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento.
Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo.
Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.

Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".

Ecco una domanda su cui riflettere: "Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?"

domenica 24 maggio 2009

INCIVILTA'

Davanti al mio negozio c'è un piccolo spiazzo dove ci si può fermare per venire a prendere il giornale o, per andare al bar, o in panetteria-spaccio vini (i miei vicini). Tengo a precisare che non è uno spazio adibito a "sosta" e che il parcheggio è di fronte con tanto di segnaletica, ma la cosa sembra non importare a nessuno, infatti c'è la "sagra" del parcheggio, a volte selvaggio e a volte no. Io sono molto paziente e non faccio storie, lascio parcheggiare; tranne ieri pomeriggio, quando uno, lo vogliamo chiamare "sfrontato"? visto che non c'era posto, ha pensato bene di scendere dalla macchina, prendere la mia bici che, ovviamente era posteggiata davanti al negozio spostarla di peso, visto che era inlucchettata per evitarne il furto, alchè sono uscito a chiedergli cosa stesse facendo e lui, come fosse la cosa più normale di questo mondo, mi ha risposto che doveva parcheggiare. Io allora gli ho detto che io, per prima cosa non mi sarei mai sognato di prendere la sua macchina e di metterla in mezzo alla strada e seconda cosa, non meno importante, lì non poteva parcheggiare perchè tutta l'area è divieto di sosta.

QUANDO

Quando ho aperto questo blog, cioè ieri, mi chiedevo cosa scrivere e come impostarlo. Mi attirava la forma "diario" e già qui il primo conflitto, diario di ciò che mi succede all'lavoro o diario di ciò che mi succede nella vita privata? Non nascondo una certa paura di mettere in rete la mia privacy, ho un carattere molto riservato, quasi introverso, non sono abituato a mostrarmi a mostrare i miei stati d'animo, del tipo :-"Come va oggi!?" la risposta è sempre :-"Bene!!!" Anche se di bene non c'è proprio niente; e parlare di quello che mi succede all' lavoro coinvolgerebbe persone che forse non avrebbero piacere ad essere menzionate in un blog....ma chi se ne frega! Ho deciso! farò un pò e un pò in base all'estro. L'estro ecco! un'altro muro, uno dei miei peggior difetti è proprio la costanza, passo da una cura maniacale e metodica delle mie attività extra lavorative a un'apatia quasi totale per esse. Beh! se a qualcuno quello che scrivo interessa, sicuramente non si annoierà a seguirmi e alla fine, avrà pazienza.