lunedì 19 luglio 2010

Siamo sensibili


Siamo sensibili,
il vetriolo del mondo attuale
non deturper‡ la nostra fantasia.

Siamo sensibili,
orologi rallentati
sfiorano i nostri animi giocondi,
acquistiamo minuti indispensabili
con la moneta dell'irrazionalit‡.

Siamo sensibili,
non indosseremo mai
abiti d'apparenza,
scoperchieremo
tombe mnemoniche
inesplorate.

Siamo insensibili,
al disprezzo dei non volanti,
alla tortura della nostra ineguaglianza,
al possesso smisurato
di alambicchi posticci.

Siamo inutili,
le vostre necessit‡
svaniscono nell'eterno.

Anche se calpestate
il nostro cipiglio brumoso,
e calpestate ogni giorno
la nostra incoerente duttilit‡;
Noi,
con l'orgoglio di saper piangere
e l'angoscia di guadare
luoghi irraggiungibili
vi rammenteremo che...
... siamo sensibili.

venerdì 16 luglio 2010

Céline Dion - A New Day Has Come

Sono stata ad aspettare così a lungo
per l'arrivo di un miracolo
tutti mi dicevano di essere forte
aspettare e non versare una lacrima
Attraverso il buio e i bei momenti
sapevo che avrei potuto realizzarlo
e il mondo credeva che io avessi tutto ormai
ma stavo aspettando te
Silenzio, ora
vedo una luce nel cielo
oh, mi sta quasi accecando
non posso credere
di essere stata toccata da un cielo con l'amore
Lascia che la pioggia cada e porti via le mie lacrime
lascia che riempa la mia anima e anneghi le mie paure
lascia che frantumi le pareti per un nuovo sole
Un nuovo giorno è... giunto
Dove c'era il buio adesso c'è luce
dove c'era dolore ora c'è gioia
dove c'era debolezza, ho trovato la mia forza
tutto negli occhi di un ragazzo
Silenzio, ora
vedo una luce nel cielo
oh, mi sta quasi accecando
non posso credere
di essere stata toccata da un cielo con l'amore
Lascia che la pioggia cada e porti via le mie lacrime
lascia che riempa la mia anima e anneghi le mie paure
lascia che frantumi le pareti per un nuovo sole
Un nuovo giorno è...
Lascia che la pioggia cada e porti via le mie lacrime
lascia che riempa la mia anima e anneghi le mie paure
lascia che frantumi le pareti per un nuovo sole
Un nuovo giorno è... giunto
ohhh, una luce
Silenzio, ora
vedo una luce nel cielo
tutto negli occhi di un ragazzo
Non posso credere
di essere stata toccata da un cielo con l'amore
Non posso credere
di essere stata toccata da un cielo con l'amore
Silenzio, ora
Silenzio, ora


....Ti auguro....

Io ti auguro non tutti i possibili regali.
Io ti auguro solo quello che la maggior parte della gente non ha:
Io ti auguro del tempo per gioire e per ridere,
e quando lo usi puoi cambiare qualcosa là fuori.

Io ti auguro del tempo per il tuo fare, per il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per regalarlo.
Io ti auguro del tempo per non avere fretta e per correre,
ma il tempo per poter essere soddisfatto.

Io ti auguro del tempo non solo così per poterlo sprecare.
Io ti auguro che ti possa restare del tempo per stupirti,
e del tempo per avere fiducia,
invece che guardare come passa il tempo nell’orologio.

Io ti auguro del tempo per poter afferrare le stelle
e tempo per crescere, cioè per maturare.
Io ti auguro del tempo per sperare di nuovo e per amare,
non ha senso rinviare questo tempo.

Io ti auguro del tempo per trovare te stesso,
ogni giorno, ogni ora per trovare la felicità.
Io ti auguro del tempo anche per perdonare gli altri.

Io ti auguro di avere tempo per vivere..

(Elli Michler, Dir zugedacht, Wunschgedichte)

Le persone vengono nella tua vita per una ragione

martedì 13 luglio 2010

Tu che sei parte di me - Pacifico ft Gianna Nannini - *doppiavi*

La favola del sole e della Luna

Vi fu un tempo in cui strani eventi si verificarono nel firmamento, sconosciuti alle creature della terra, ed inspiegabili.
Il sole si era ritirato a languire nel suo castello dorato ordinando di serrare bene le imposte, la luna, rinchiusa in una cupa tristezza, si era eclissata nel buio più profondo,
con i begli occhi violetti velati di lacrime ed il volto ricoperto d’un velo nero.
Intanto, fra cielo e terra, accadevano strane cose; mancando l’avvicendamento tra il sole e la luna, non era mai giorno e non era mai notte, l’aria era d’un tono indefinito tra il grigio e il paglierino, non era calda e non era fredda, non era tiepida e non era fresca, nuovi fiori più non sbocciavano e i fiori sbocciati subito morivano, le prede più non trovavano un luogo oscuro per sfuggire ai carnefici, i predatori notturni non potevano cacciare, il mare era sempre fermo ed immobile perché cessando la luna mancavano le maree, sicché più non si produceva il normale avvicendarsi delle onde e l’acqua ristagnava e maleodorava.
Anche le stelle tacevano partecipi, ed il loro fioco brillio non bastava ad illuminare le notti ormai eternamente buie….Ma cos’era accaduto?

***

C’era una volta, ed in verità c’è ancora, una bellissima fanciulla di nome Luna, dai lunghi capelli del colore dell’argento, gli occhi viola, l’incarnato chiaro e le labbra d’un bel rosa pallido.
Luna viveva da sola nel cielo e per questo era spesso triste. Aveva delle sorelle, le Stelle, ma abitavano tutte troppo lontano e distanti le une dalle altre.
Un giorno che Luna era più triste che mai, e i suoi occhi versavano tante piccole lacrime simili e gemme scintillanti, le sorelle decisero di riunirsi per una volta intorno a lei e di confortarla con un bel racconto. Ma cosa raccontarle? Pensa e ripensa le Stelle sorelle decisero di narrarle non una fiaba ma una storia vera, qualcosa che le avesse molto colpite nel lungo peregrinare nel vasto cielo.
Allora la sorella maggiore, quella che più delle altre splendeva ed illuminava le notti buie dei naviganti, si ricordò del Sole, intravisto nel cielo azzurro un mattino che aveva tardato a rincasare, e cominciò a raccontare…
Una volta, mentre come sempre la notte cedeva il passo al giorno, e s’affrettava a rientrare con le altre sorelle, aveva visto risvegliarsi nel cielo un giovane dai lunghi riccioli d’oro e gli occhi del colore del grano maturo subito prima della mietitura.
Era meraviglioso, però il suo sguardo era così luminoso che non aveva potuto sostenerlo oltre e, per non restarne accecata, era scappata ma, disse la Stella alla Luna, poteva assicurarle di non aver mai visto un giovane più bello, il cui nome era: Sole.
Finito il racconto tutte le Stelle si congedarono dalla fanciulla e, dopo averle promesso di ritornare al più presto, ognuna scappò in un punto lontanissimo del cielo.
Luna ridiventò triste;
il racconto del bellissimo giovane che si risvegliava nel cielo l’aveva affascinata e incuriosita e, da quel momento, cominciò a pensare spesso a lui. L’esistenza di qualcuno che di giorno la sostituiva, e che era il suo esatto opposto, la tormentava e le procurava una strana sensazione al cuore, come un senso di vuoto, o una morsa che stringesse, stringesse, fino a dolere…
Luna si era innamorata del Sole senza conoscerlo, ed ogni notte nel cielo vagava, fantasticava e sospirava,
finché, finalmente, la sorella maggiore udì il suo pianto sconsolato e le si avvicinò per saperne il motivo.
Allora la fanciulla confidò la sua pena e la scongiurò di aiutarla a cercare la casa del Sole o almeno quel punto infinitamente piccolo del firmamento dove, seppur per una frazione d’istante, poterlo incontrare ed ammirare.
La Stella sorrise benevola e le rivelò di conoscere quel punto in cui, per un istante brevissimo, il giorno e la notte s’incontrano fin quasi a confondersi, ma aggiunse che si trattava d’un luogo irraggiungibile per tutte le Stelle, compresa la Luna. Quel punto era così lontano che, nel momento in cui vi si giungeva, diventava giorno e le creature della notte non possono sostenere la luce, hanno bisogno del buio per vivere, e il calore del Sole può scioglierle.

Luna ascoltò mestamente, ma chiese alla sorella d’accompagnarla ugualmente: voleva vedere il Sole, pure se solo per una volta.
Di fronte alle insistenze accorate la Stella cedette, ed insieme intrapresero il cammino, però la strada da percorrere era tanta e, nonostante affrettassero il passo, vi giunsero che era quasi l’alba.
La Stella pregò la fanciulla di desistere da quella follia e di tornare indietro, ma lei scosse i lunghi capelli e, coi begli occhi velati di lacrime, insistette: voleva vederlo, almeno una volta…
Improvvisamente fu mattino e il bellissimo Sole si risvegliò in un cielo più azzurro che mai, solcato da lievi bagliori del colore dell’oro e della rosa, e quasi abbagliò le due sorelle.
Luna lo vide e Sole vide lei: pensò che non aveva mai visto una fanciulla dagli occhi viola e i capelli del colore dell’argento, e se ne innamorò all'istante. E cominciò a fissarla, a fissarla, avvinto, rapito, ammaliato …ma la fanciulla non poteva sostenere il suo sguardo luminoso e impallidì.
La sorella la scongiurava di correre via, d’allontanarsi, di scappare, ma Luna, pur sentendosi mancare, continuava a sostenere lo sguardo dell’innamorato. Quando anche il Sole cominciò a comprendere che per amor suo lei moriva, le sussurrò parole d’amore eterno e la esortò ad indietreggiare. Luna, però, ancora non desisteva, preferiva morire per il calore d’un momento piuttosto che tornare al gelo infinito delle sue notti fredde.
Allora la Stella le ricordò che quell’amore era impossibile perché nato tra opposti, destinati a governare lo stesso
regno ma non insieme, essendo stato stabilito nella notte dei tempi l’armonico avvicendamento per consentire lo sviluppo naturale della vita, che ha bisogno sia dell’ombra che della luce, e che, se si fosse lasciata morire, le notti sarebbero state per sempre buie e più nessuno avrebbe illuminato il cammino delle creature notturne che vivono alla timida luce lunare.
Luna esitò ancora un istante poi, finalmente, si riscosse: raccolse le poche forze che le restavano, lanciò un bacio lunghissimo al suo Sole e s’allontanò, sostenuta dalla cara sorella che, pur di non abbandonarla, aveva rischiato la sua stessa vita.
E così Luna ritornò al suo posto nel cielo ma, da allora, ogni notte piange e sospira pensando al suo infelice destino: amare ed essere amata ma non poter mai congiungersi al suo innamorato

dal libro "Racconti e Fiabe"

giovedì 8 luglio 2010

La Signora "C"

La Signora C. è una cliente alla quale consegno il giornale a casa da vent'anni, è una dei pochi clienti per i quali dico che, il sacrificio delle consegne a domicilio, valga la pena di essere fatto; gentile puntuale nel pagamento e ha l'abitudine di farmi dei regali per il mio NON compleanno, cosa che io adoro, più del regalo di compleanno. Infatti non è raro che, alla mattina, quando arrivo al suo cancello trovi un sacchettino con su scritto "Per Enrico" e dentro trovo la sorpresa...una torta, un vasetto di miele, marmellata...il gensto mi strappa sempre un sorriso e mi riempie il cuore di gioia

REM Everybody Hurts

martedì 6 luglio 2010

......

...cosa siamo sarebbe già un bel passo avanti quando di passi indietro se ne fanno tanti e cerchi nello sguardo di una qualunque persona quel calore che solo l' amore dona.
Si può stare anche da soli se si riesce ad imparare a guardarsi dentro senza la voglia di scappare,guardare e scoprire per avere poi qualcosa da offrire, non la solita anima che vaga per il mondoavvolta da un malessere profondo, ma un' anima lucente che sa di cosa è fatta
e può far del bene a tanta gente non quella che non sa dare dei segni d' affetto, che se rivolti a leinon fanno alcun effetto.
Guarda negli occhi le persone che ami e ascolta i mille richiami, richiami di pace ora che l' hai ottenuta perché hai vissuto delle cose che ti hanno cresciuto, fa crescere anche gli altri con la tua esperienza e vedrai che qualcuno non potrà più viverne senza ; scoprire se stessi e poi la gioia di vivere sapere che con qualcuno
tu potrai condividere la tua storia, donando il tuo cuore,
ma tutto questo non avviene se dentro non hai l' amore

Non svelerò in questa sede la mia fonte d'ispirazione... :-))

Erano bei tempi quelli.
Con elegante superbia l'afferrai... il mio primo barattolo di Nutella, peccaminoso attraente, mistico.
Nonostante la tenera età, fui consapevole dei molteplici rischi che andavo correndo.
Padrone del mondo... schiavo di me.
Un bimbo viziata... con ideali da uomo.
Ambizioni esaltate... fuori dalle vedute dei miei coetanei...
Attimi furono quelli che trascorsero dall'impulso di possederlo alla consapevolezza di viverlo.
Con impulso estraneo alle mie conoscenze di allora, affondai l'indice nel fluttuoso vortice di nocciola.
L'impatto suscitò in me sensazioni nuove, ingestibili oserei dire... l'apice del piacere.
La felicità, la soddisfazione... l'amore...
Tutto questo non può che durare attimi.
Né ore. Né giorni. Tanto meno anni.
Colmo di emozioni inebrianti aumentai il livello di foga nell'invano tentativo di impadronirmi di tutto.
Così accadde... in apparenza ovviamente.

A tutti è capitato di possedere almeno una volta un barattolo di Nutella nella dispensa di casa.
Qual è la parte più ambita? Il fondo.
Sa di follia ma è la realtà... [la realtà che è folle... o la follia che è reale?]

Il fondo... stuzzicante piacere di affondare il cucchiaino sino ad intravedere la trasparenza del contenitore. Ma ahimè... la Nutella in questo breve racconto è solo una dolce metafora.

Nella vita folle e reale (tanto per essere tutti d'accordo) il sublime vasetto ti viene strappato poco prima di toccare il fondo. Subentra un implacabile senso d'insoddisfazione... seguito da dipendenza.

Molteplici domande contribuirono alla già critica situazione. Chi sono? Come sarò ora? Sono ancora padrone del mondo? Lo sono mai stato? [con il tempo si capirà che il dilemma sta nel raggiungimento della padronanza di se] Dettagli.

Panico. Senso di vuoto, di non appartenenza.
Ti volti. Osservi... pensi: "quant'è grande il mondo".
Dove si nascondeva tutto questo...?
Si nascondeva... o rifiutavo di vedere?

Seguono momenti di rabbia, di vendetta... tormentato dalla voglia di avere tutto di nuovo.
Tutto ciò che ti meriti, che ti è dovuto. Mi è dovuto?
Quesiti su quesiti da far invidia allo stesso Socrate.

Ma... c'è un limite anche a questo, quando il cervello comincia ad incanalare vie esageratamente tortuose... decidi di reagire. Vediamo cos'ha da offrirmi questo mondo chiacchierato.
Sai di non essere pronto per un nuovo barattolo di Nutella... in fin dei conti avevi puntato a quello di sempre.
Quello di sempre non lo puoi avere.
Entri nel primo discount... con aria fiera e vissuta analizzi le varie proposte sul mercato. Sbigottito ti accorgi delle innumerevoli variazioni esistenti.
Decidi di acquistare.
Da subito riesci a captare le differenti sensazioni... placate sensuali... ma non passionali come quelle di una volta.

Cerchi disperatamente di evitare paragoni laceranti. Attribuisci il tutto alla saggezza sviluppata negl'anni.
Finalmente, un bel giorno, la tua misera coscienza si risveglia.
Cominci a pensare che forse quella marca non fa per te.

La tua forte e vistosa corazza non ne risente minimamente, consapevole per lo più delle migliaia di "etichette" tutte da scoprire. La storia potrebbe continuare all'infinito.
Acquista, assapora, prendi, lascia, rifiuta, prova.
Sarebbe triste alludere ad una sola marca di Nutella che valga davvero la pena vivere... [sarebbe folle, più che reale]

Il mio sguardo venne catturato da quel contenitore che a mala pena riuscivo ad intravedere, tanta fu la curiosità che ebbi voglia di provare ancora... sul palato di nuovo quel gusto completo di Nutella vera... con una particolarità.
L'altra metà del barattolo era "Nutella bianca".
Chi lo avrebbe mai detto?... Un mix vincente? E tutti vissero felici e contenti.

Le leggi fondamentali della stupidità

1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona.
3. Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
5. La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista. Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidità.
Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità. Il bandito vuole un "più" sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un "più" per sé procurando allo stesso tempo un "più" anche ad altri, egli otterrà il suo "più" causando un "meno" al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale, e se si è razionali lo si può prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile.Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e impensabili.
Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco.
Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé. Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di sorpresa dall'attacco;
b) anche quando si acquista consapevolezza dell'attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perché l'attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale.
Il fatto che l'attività e di movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque contrattacco - come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili e inimmaginabili movimenti.
Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l'uno affermò che "con la stupidità e la buona digestione l'uomo può affrontare molte cose" e l'altro che"contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano".
Occorre tener conto anche di un'altra circostanza. La persona intelligente sa di essere intelligente. Il bandito è cosciente di essere un bandito. Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice.
Lo stupido non è inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness. Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività - e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione. Stupidamente".

la vita è un treno

"Perché la vita è un treno che passa e non torna più... la vita non torna e non è la destinazione ad essere importante, è il viaggio quello che conta".

Prendo spunto da questa frase, l'ho "rubata" da un blog . Sono giorni che ripenso a quante occasioni ho sprecato a quanto tempo ho perso alla ricerca di qualcosa o qualcuno che mi potesse in qualche modo rendere la Vita Speciale, qualcuno che non avesse paura di provare emozioni o di esserne travolto, qualcuno che non si chiedesse se fosse giusto o sbagliato, qualcuno che vivesse.

Non importa essere un uragano o una una minuscola onda, dov'è il cuore che batte all'impazzata prima di un incontro, di una telefonata, di un messaggio. Gli occhi che brillano, le mani che tremano...
dov'è la fibrillazione che un nuovo incontro può scaturire, dov'è la paura e il desiderio, dove sono quei baci che chiudi gli occhi e sembra che tutto intorno si ferma, quegli abbracci carichi di desiderio e di protezione così forti da farti mancare il fiato.

Qual è il pericolo che si corre nel dire mi piaci, sei bella/o, stai bene che bel sorriso. Non è impegnativo, non è una promessa... è un Emozione, è Vita, impeto passione tenerezza paura desiderio. Cosa c'è di sbagliato nel provarle nel desiderarle, perché aspettare? Perché fuggire?

Una frase di un film (Hitch) dice: "Non è importante quanti respiri fai nel corso di una Vita, ciò che è importante sono i Momenti che i respiri te li tolgono". Non importa quanto durano, bisogna viverli...

venerdì 2 luglio 2010

Un cane che abitava nella Germania dell'Est...

Un cane che abitava nella Germania dell'Est, vedeva, al di là del muro, tante luci e sentiva tante risate. Al che, pensava, di là si divertono tanto. Così decise di saltare al di là del muro. Subito incontra un altro cane al quale chiede com'è la vita da questa parte del muro.
Allora l'altro cane gli risponde: ho tre pasti caldi al giorno, mi fanno fare due passeggiate, una alla mattina e una sera; poi torniamo a casa, mi fanno un po' di coccole e quindi vado a dormire. E tu come e la passavi? Ma allora, risponde l'altro, perchè hai saltato il muro? Stavi bene anche tu, no?
E il cane che veniva dalla Germania dell'Est : <>

lunedì 28 giugno 2010

Fiorella Cappelli

Se i pensieri fossero sempre gli stessi, non si avrebbe la necessità di pensarli... dovremmo saperli "a memoria".


penso che questa sia una volontà che alcuni cercano di imporre..ma finchè ci sarà almeno uno che non lo pensi possibile e si batterà per farlo emergere la cosa non sarà possibile

il diario di Adamo ed Eva , Mark Twain

DAL DIARIO DI ADAMO:
Va pazza per i colori: le rocce marroni, la sabbia gialla, le rive muschiose grigie, le foglie verdi, il cielo azzurro; il color perla dell’alba, le ombre viola sulle montagne, le isole d’oro al tramonto che galleggiano su mari cremisi, la pallida luna che veleggia tra brandelli di nuvole, i gioielli stellati che brillano nelle vastità dello spazio – niente di tutto questo, per quanto mi riesce di capire, possiede un pur minimo valore pratico, ma poiché è colorato e ha un aspetto maestoso, questo le basta e lei ci perde il bene dell’intelletto.
DAL DIARIO DI EVA:
E’ forte, è bello e per questo lo amo, e lo ammiro, e ne sono fiera, ma riuscirei ad amarlo anche se queste qualità gli mancassero. Se fosse un uomo senza qualità lo amerei lo stesso; se fosse a pezzi, lo amerei lo stesso; mi ammazzerei di lavoro per lui, mi farei in quattro per aiutarlo e pregherei e starei al suo capezzale, a vegliarlo, fino alla morte.

Non ci sono più liberi pensatori....

sabato 26 giugno 2010

Il "famigerato" Carro dei vincitori...

Domanda retorica

Vicino al mio negozio ci sono le strisce per il "carico-scarico" entrano a chiedermi se possono lasciare lì la macchina parcheggiata al che io rispondo NO! visto che l'area è adibita a carico e scarico e non a parcheggio; a questo punto chi mi rivolge la domanda si "inalbera" e inveisce al che io molto placidamente gli rispondo che può fare come crede e che male che vada se qualche fornitore deve scaricare si chiamano i vigili urbani.

Mi capita spesso di imbattermi in persone che mi fanno una domanda convinte di ricevere la risposta che vogliono sentirsi dire e che puntualmente si risentano del diniego, ma allora dico: che mi domandi a fare? fai come credi e alimenta l'inciviltà dilagante, tanto qui tutti sono abituati a fare solo il proprio tornaconto...specchio di una Nazione ormai

giovedì 24 giugno 2010

Vorrei....

Vorrei essere...
Un giocatore di calcio,
perchè mi piace come sport.
Vorrei avere...
...tanti anni,
per farmi crescere i capelli.
Vorrei cancellare...
Il mio passato, perchè mi sono ammalato.
Vorrei trasformarmi...
In un cane,
perchè non esiste un animale più bello e fedele.
Roberto Barossi

mercoledì 23 giugno 2010

Solo nelle migliori edicole

Cliente:-"Buona sera ha porno!?"
Io:-"No...mi dispiace non vendo quelle cose lì!"
Cliente:-"Sa dove li posso trovare!?"
Io:-"Non ne ho la più pallida idea non ho mai comprato materiale del genere! Ma presumo si trovi solo nelle migliori edicole :-D "

Mozzarelle Blu

lunedì 21 giugno 2010

Ieri pomeriggio


OK...con due figli di meno e senza "trombette"(con i miei non servono bastano loro)...ma questa era la scena ieri pomeriggio a casa mia...


sabato 19 giugno 2010

Hauku

Ogni piccolo tuo bacio
è viva onda di mare
che della mia spiaggia travolge ogni palmo


La mia bocca prenderà la tua
a liberar nuove emozioni andrà
come onda sul tuo corpo


Il tuo corpo come un fiume,
fiamma e ombra per me
mi trascina agli spazi del mar agitati


Le mie mani accarezzeranno la tua pelle
toccheranno il tuo corpo col calore del sole
che scioglie ogni rugiada dal fiore


Nei tuoi occhi un'alcova di sentimenti
freschi zampilli di sorgente sino alla riva
mai potrò dirti addio


Io brucio dolcemente di te,
il movimento delle onde come i respiri
amplificati dal piacere.


Le mie labbra sono nel vento d’autunno:
cadranno le foglie
ma non i nostri petali d’amore.


Le onde del mar alte alzano la schiuma
le tue carezze incendiano il mio cuore
io brucio dolcemente di te


Ogni tuo bacio
è un chiar di luna nel mio cuore
sino ad assaporar il tuo desiderio di me


Inseguirò i miei sogni
come immerso nell’arrivo dell’alba
sino in fondo al tuo sorriso


Al mio bacio
la tua pelle fiammeggia
tutto avvampa


Accanto a te l'immenso si svela
alle note calde della tua pelle
ove sento la tua anima librarsi


Tenere le labbra
ch'io baciai quella sera, soave il respiro
un viverti sulla mia bocca



Sei bella a levarti il vestito
ma sotto la luna risplende solo il tuo corpo...
ti manca nel cuor quel ch'io voglio


Sulle tue labbra la mia bocca in delirio
e dentro è fuoco e fiamma,
mentre l'onda ci avviluppa e grava


Più dei fior i nostri corpi in abbraccio
mostrano gli accesi colori
in uno schianto di voci senza parlare


Gli azzurri tuoi occhi innocenti
hanno la luce calda della tua anima
che m'arriva su bianchi destrieri


Invochi il mio nome
come sabbia s'inonda d'acqua
e soffia l'aria silenziosi desideri ardenti


Velluto di donna
tra le mie mani l'anima del sole
io brucerò di te


Sulla tua bocca
i miei baci ardenti
sono nel fulmine della follia


I tuoi caldi baci
forme di farfalle colorate
al sole d'estate


Tace la notte
blandisce il mio respiro
il soffio di petunia delle tue guance


La luna è là
quella luce m'inquieta gli occhi
inumiditi di cristalli di sogno


Il vino inebriante delle tue labbra
spumeggia al mio contatto
e la mia fantasia si desta a questo fuoco


Negli spazi del buio intenso
la mezzanotte scuote la mia memoria
..m'accorgo che è difficile senza di te

Dici di lasciarmi con macigni triviali
ma altri gemiti d'illusioni non esistono per me
tranne il tuo amore


Senza il velo dell'illusione
afferro l'incantevole essenza del tuo respiro
come l'alba intimidisce la notte


I miei occhi non possono mentirti
si chiudono tra le tue labbra...appagati
per immeggersi in un oblio


S'adagia gentile lo stelo volto al sole
...è l'alba dei miei occhi al passo fragile
del soffio della tua anima...


Tu mi manchi...fragili altalene di ricordi
poi quel volto...quella rosa che non ho colto
il mio urlo d'amore...silenzioso


Se dirai un giorno di non amarmi più
io taglierò all'imbrunire la tua ombra
vuol dire che non m'hai mai amato


Ti bacerò nel buio
annegando tra terra e cielo
...l'amore non ci ruberà niente


...come un gabbiano in volo arriva l'amore
e raccoglie quella foglia gialla che cade
...la stringe al cuore stretta



L'aria di giglio d'un tremore
ha riempito caldo il mio cuore...
io ho raccolto il bacio del tuo fiore


il tempo può scalfire il tuo corpo
non quello che v'è dentro,
ch'arriverà come bacio di farfalla bianca su di me


Vorrei calarmi delicatamente
sul fiume della tua pelle
e...lasciarmi plasmare dall'acqua che scorre


il mio cuore
una farfalla bianca...
in cerca del dolce palpitare d'un fiore


Un lampo...poi il tuono
tende dell'amor l'arco
e la mia anima beve ai tuoi occhi


Quel tuo sorriso
come l'alba s'affaccia sui miei occhi
e m'illumina dentro


...e lontano anche il mar non placa le sue voci
come il mio cuore avvolto
nel desiderio di te


Profondità dell'orizzonte...
ove del cuor voci carezzevoli in quiete celeste
s'uniscono e non si perdono mai


Pensando alle tue labbra
il mio eterno guado...labbra di una rosa
ti chiederò solo di farti amare...


Velluto di donna
tra le mie mani l'anima del sole
io brucerò di te


Il sorriso d'un fiore
l'amor avvinto
alle dolci labbra del cuore


Un fiore s'apre
io sento la delicatezza
dolce d'un attimo d'amor


Capricciosa la luna si velava
il mar agitava le sue mani
più rumoroso degli scogli il mio amore


Volo d'una goccia argentata
per te vivrei anche un attimo
stringiti al mio cuore



Tuoni nella notte
aggrappo alle tue calde parole il mio cuore
e allontano la tristezza


Delicato..un giglio s'abbandona al sole e vive
così io non smetterò mai d'amarti
...all'infinito


Il tuo sguardo penetrante
fa nascondere la notte
che luce...

di B.Bruno