lunedì 28 giugno 2010

Fiorella Cappelli

Se i pensieri fossero sempre gli stessi, non si avrebbe la necessità di pensarli... dovremmo saperli "a memoria".


penso che questa sia una volontà che alcuni cercano di imporre..ma finchè ci sarà almeno uno che non lo pensi possibile e si batterà per farlo emergere la cosa non sarà possibile

il diario di Adamo ed Eva , Mark Twain

DAL DIARIO DI ADAMO:
Va pazza per i colori: le rocce marroni, la sabbia gialla, le rive muschiose grigie, le foglie verdi, il cielo azzurro; il color perla dell’alba, le ombre viola sulle montagne, le isole d’oro al tramonto che galleggiano su mari cremisi, la pallida luna che veleggia tra brandelli di nuvole, i gioielli stellati che brillano nelle vastità dello spazio – niente di tutto questo, per quanto mi riesce di capire, possiede un pur minimo valore pratico, ma poiché è colorato e ha un aspetto maestoso, questo le basta e lei ci perde il bene dell’intelletto.
DAL DIARIO DI EVA:
E’ forte, è bello e per questo lo amo, e lo ammiro, e ne sono fiera, ma riuscirei ad amarlo anche se queste qualità gli mancassero. Se fosse un uomo senza qualità lo amerei lo stesso; se fosse a pezzi, lo amerei lo stesso; mi ammazzerei di lavoro per lui, mi farei in quattro per aiutarlo e pregherei e starei al suo capezzale, a vegliarlo, fino alla morte.

Non ci sono più liberi pensatori....

sabato 26 giugno 2010

Il "famigerato" Carro dei vincitori...

Domanda retorica

Vicino al mio negozio ci sono le strisce per il "carico-scarico" entrano a chiedermi se possono lasciare lì la macchina parcheggiata al che io rispondo NO! visto che l'area è adibita a carico e scarico e non a parcheggio; a questo punto chi mi rivolge la domanda si "inalbera" e inveisce al che io molto placidamente gli rispondo che può fare come crede e che male che vada se qualche fornitore deve scaricare si chiamano i vigili urbani.

Mi capita spesso di imbattermi in persone che mi fanno una domanda convinte di ricevere la risposta che vogliono sentirsi dire e che puntualmente si risentano del diniego, ma allora dico: che mi domandi a fare? fai come credi e alimenta l'inciviltà dilagante, tanto qui tutti sono abituati a fare solo il proprio tornaconto...specchio di una Nazione ormai

giovedì 24 giugno 2010

Vorrei....

Vorrei essere...
Un giocatore di calcio,
perchè mi piace come sport.
Vorrei avere...
...tanti anni,
per farmi crescere i capelli.
Vorrei cancellare...
Il mio passato, perchè mi sono ammalato.
Vorrei trasformarmi...
In un cane,
perchè non esiste un animale più bello e fedele.
Roberto Barossi

mercoledì 23 giugno 2010

Solo nelle migliori edicole

Cliente:-"Buona sera ha porno!?"
Io:-"No...mi dispiace non vendo quelle cose lì!"
Cliente:-"Sa dove li posso trovare!?"
Io:-"Non ne ho la più pallida idea non ho mai comprato materiale del genere! Ma presumo si trovi solo nelle migliori edicole :-D "

Mozzarelle Blu

lunedì 21 giugno 2010

Ieri pomeriggio


OK...con due figli di meno e senza "trombette"(con i miei non servono bastano loro)...ma questa era la scena ieri pomeriggio a casa mia...


sabato 19 giugno 2010

Hauku

Ogni piccolo tuo bacio
è viva onda di mare
che della mia spiaggia travolge ogni palmo


La mia bocca prenderà la tua
a liberar nuove emozioni andrà
come onda sul tuo corpo


Il tuo corpo come un fiume,
fiamma e ombra per me
mi trascina agli spazi del mar agitati


Le mie mani accarezzeranno la tua pelle
toccheranno il tuo corpo col calore del sole
che scioglie ogni rugiada dal fiore


Nei tuoi occhi un'alcova di sentimenti
freschi zampilli di sorgente sino alla riva
mai potrò dirti addio


Io brucio dolcemente di te,
il movimento delle onde come i respiri
amplificati dal piacere.


Le mie labbra sono nel vento d’autunno:
cadranno le foglie
ma non i nostri petali d’amore.


Le onde del mar alte alzano la schiuma
le tue carezze incendiano il mio cuore
io brucio dolcemente di te


Ogni tuo bacio
è un chiar di luna nel mio cuore
sino ad assaporar il tuo desiderio di me


Inseguirò i miei sogni
come immerso nell’arrivo dell’alba
sino in fondo al tuo sorriso


Al mio bacio
la tua pelle fiammeggia
tutto avvampa


Accanto a te l'immenso si svela
alle note calde della tua pelle
ove sento la tua anima librarsi


Tenere le labbra
ch'io baciai quella sera, soave il respiro
un viverti sulla mia bocca



Sei bella a levarti il vestito
ma sotto la luna risplende solo il tuo corpo...
ti manca nel cuor quel ch'io voglio


Sulle tue labbra la mia bocca in delirio
e dentro è fuoco e fiamma,
mentre l'onda ci avviluppa e grava


Più dei fior i nostri corpi in abbraccio
mostrano gli accesi colori
in uno schianto di voci senza parlare


Gli azzurri tuoi occhi innocenti
hanno la luce calda della tua anima
che m'arriva su bianchi destrieri


Invochi il mio nome
come sabbia s'inonda d'acqua
e soffia l'aria silenziosi desideri ardenti


Velluto di donna
tra le mie mani l'anima del sole
io brucerò di te


Sulla tua bocca
i miei baci ardenti
sono nel fulmine della follia


I tuoi caldi baci
forme di farfalle colorate
al sole d'estate


Tace la notte
blandisce il mio respiro
il soffio di petunia delle tue guance


La luna è là
quella luce m'inquieta gli occhi
inumiditi di cristalli di sogno


Il vino inebriante delle tue labbra
spumeggia al mio contatto
e la mia fantasia si desta a questo fuoco


Negli spazi del buio intenso
la mezzanotte scuote la mia memoria
..m'accorgo che è difficile senza di te

Dici di lasciarmi con macigni triviali
ma altri gemiti d'illusioni non esistono per me
tranne il tuo amore


Senza il velo dell'illusione
afferro l'incantevole essenza del tuo respiro
come l'alba intimidisce la notte


I miei occhi non possono mentirti
si chiudono tra le tue labbra...appagati
per immeggersi in un oblio


S'adagia gentile lo stelo volto al sole
...è l'alba dei miei occhi al passo fragile
del soffio della tua anima...


Tu mi manchi...fragili altalene di ricordi
poi quel volto...quella rosa che non ho colto
il mio urlo d'amore...silenzioso


Se dirai un giorno di non amarmi più
io taglierò all'imbrunire la tua ombra
vuol dire che non m'hai mai amato


Ti bacerò nel buio
annegando tra terra e cielo
...l'amore non ci ruberà niente


...come un gabbiano in volo arriva l'amore
e raccoglie quella foglia gialla che cade
...la stringe al cuore stretta



L'aria di giglio d'un tremore
ha riempito caldo il mio cuore...
io ho raccolto il bacio del tuo fiore


il tempo può scalfire il tuo corpo
non quello che v'è dentro,
ch'arriverà come bacio di farfalla bianca su di me


Vorrei calarmi delicatamente
sul fiume della tua pelle
e...lasciarmi plasmare dall'acqua che scorre


il mio cuore
una farfalla bianca...
in cerca del dolce palpitare d'un fiore


Un lampo...poi il tuono
tende dell'amor l'arco
e la mia anima beve ai tuoi occhi


Quel tuo sorriso
come l'alba s'affaccia sui miei occhi
e m'illumina dentro


...e lontano anche il mar non placa le sue voci
come il mio cuore avvolto
nel desiderio di te


Profondità dell'orizzonte...
ove del cuor voci carezzevoli in quiete celeste
s'uniscono e non si perdono mai


Pensando alle tue labbra
il mio eterno guado...labbra di una rosa
ti chiederò solo di farti amare...


Velluto di donna
tra le mie mani l'anima del sole
io brucerò di te


Il sorriso d'un fiore
l'amor avvinto
alle dolci labbra del cuore


Un fiore s'apre
io sento la delicatezza
dolce d'un attimo d'amor


Capricciosa la luna si velava
il mar agitava le sue mani
più rumoroso degli scogli il mio amore


Volo d'una goccia argentata
per te vivrei anche un attimo
stringiti al mio cuore



Tuoni nella notte
aggrappo alle tue calde parole il mio cuore
e allontano la tristezza


Delicato..un giglio s'abbandona al sole e vive
così io non smetterò mai d'amarti
...all'infinito


Il tuo sguardo penetrante
fa nascondere la notte
che luce...

di B.Bruno

giovedì 17 giugno 2010

La vignetta del giorno

Tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene

C’era una volta un re, che aveva scelto come suo consigliere personale un vecchio saggio, molto saggio, che tuttavia per i suoi detrattori aveva un grosso difetto: qualunque cosa succedesse, ripeteva : “tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…, tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…”. Il re sopportava comunque questo suo difetto, perche’ dai suoi consigli e dalla sua saggezza ricavava sempre grandi vantaggi; per questo motivo, non appena il sovrano usciva dalla reggia, il vecchio saggio seguiva il re ovunque andasse, ma proprio ovunque.

In un giorno di gran pioggia il re si reco’ dal barbiere, e terminate le operazioni di pulizia del volto, il ragazzo di bottega comincio’ la manicure. Mentre stava occupandosi dell’anulare della mano sinistra, vi fu un gran tuono: il ragazzo ed il re sobbalzarono, e nel trambusto, zac, al sovrano venne tagliata la falangetta!!

Strepiti, urla di spavento e di dolore, e la rabbia del re si abbatte’ sul malcapitato garzone: “In prigione, disgraziato, hai mutilato il tuo re, marcirai in galera per il resto dei tuoi giorni”; ma il vecchio saggio, rimasto imperturbabile fino a quel momento, comincio’ la sua litania: ” tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…, tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…”; il re al colmo della rabbia sbotto’ : ” Basta, mi hai proprio scocciato con queste stupidate, vecchio pazzo, mi stai prendendo in giro, mi hai sempre ingannato in tutti questi anni con queste idiozie, fila in prigione anche tu, cosi’ potrai blaterare le tue lagne fino alla fine dei tuoi giorni!!”

Il giorno dopo il re, per smaltire un po’ di rabbia penso’ di andare a caccia: ovviamente da solo, visto che il vecchio saggio, che fino al giorno prima era la sua ombra, stava languendo nelle segrete del castello…..Dopo aver un po’ gironzolato nella giungla, venne catturato da una setta di adoratori della dea Kali, contentissimi per aver trovato una vittima da sacrificare per la notte del plenilunio. Il re sbraito’, minaccio’ , prego’ ma non ci fu nulla da fare: a quella gente non importava ne’ il rango, ne’ il blasone, per loro era semplicemente un uomo da uccidere sull’altare sacro: per cui lo vestirono con la sacra veste, lo cosparsero del sacro unguento, lo legarono sull’altare e mentre il capo stava per affondare nel suo cuore il coltello sacro, si accorse con orrore che alla vittima designata mancava un pezzettino di dito.

Voi sapete come , per essere sacrificato, un corpo deve essere perfettamente integro, pena grandi disgrazie per la comunita’ tutta, per cui i seguaci lo coprirono d’insulti e sputi e lo lasciarono nella giungla, seminudo e terrorizzato, ma vivo!

Ancora frastornato, il re si avvio’ verso il castello, e nel tragitto capi’: il vecchio saggio aveva avuto ragione, come al solito; grazie a quell’incidente dal barbiere, la sua vita era stata risparmiata; cosa importava un piccolo pezzetto di dito, se paragonato al rischio che aveva corso? Meglio vivo senza un dito che morto integro, dopotutto!

Arrivato al castello, ando’ subito alle prigioni, libero’ il garzone e si reco’ dal vecchio saggio, che senza scomporsi meditava nella sua cella: entro’ , lo abbraccio’ e gli disse: ” Amico mio, perdonami, che cieco sono stato, mi han rapito i Thugs, mi stavano sacrificando, poi hanno visto che mi mancava un pezzo di dito, e mi hanno lasciato andare: avevi ragione tu, ” tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…, tutto quello che Dio ti da’ e’ per il tuo bene…, perdonami, starai sempre al mio fianco, il mio regno ti appartiene…Pero’, scusa un momento, ma tu, che ti ho sbattuto in prigione, umiliato e picchiato, dov’e’ il bene che Dio t’ha dato in tutto questo?”

Con serenita’ il vecchio guardo’ il suo sovrano e candidamente gli rispose:” Vede Maesta’ se lei non m’avesse messo in prigione, io l’avrei accompagnata a caccia, come sempre, ed a me non manca alcun pezzo di dito…”

da Racconti Saggi

Il soldato Jack

“Signore, il mio amico è tornato dal campo di battaglia. Chiedo il permesso di andare a prenderlo”. “Permesso non concesso”, replicò l’ufficiale: “Non voglio che rischi la vita per un uomo che probabilmente è già morto”.
Il soldato uscì lo stesso e rientrò un’ora dopo ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell’amico. L’ufficiale era fuori di sé dalla rabbia. “Te l’avevo detto che era morto. Ora vi ho persi tutti e due. Dimmi, valeva la pena di rischiare per portare indietro un cadavere?”. Il soldato morente rispose: “Oh sì, signore. Quando l’ho raggiunto, era ancora vivo e mi ha detto: “Jack, ero sicuro che saresti venuto”

martedì 15 giugno 2010

domenica 13 giugno 2010

Avere delle virtù è sempre positivo? (la parabola della domenica)

Un giorno un mendicante si diresse verso il finestrino di una lussuosa automobile ferma ad un semaforo e occupata da un elegante signore.
Inizia tra loro il seguente dialogo:
- Signore, potrebbe darmi dieci euro per mangiare?
- Ma non te lo andrai mica a bere, vero?
- No signore, non ho mai bevuto alcool in vita mia.
- Allora, te lo spenderai in tabacco ?
- No signore, non fumo e non ho mai fumato.
- Non te lo spenderai, magari giocando o scommettendo con altri fannulloni come te?
- Per niente. Non gioco mai e non scommetto nulla.
- Per caso vai a spenderlo ballando in qualche balera?
- Impossibile, signore, in tutta la mia vita non sono mai entrato in nessuna balera. Inoltre, non so ballare…
- Pensi di spendere questi soldi con una prostituta?
- Non ho mai avuto relazioni con nessuna donna che non fosse la mia fidanzata, divenuta successivamente mia
sposa, oggi defunta.
- Allora prendi, non dieci, ma cento euro. Però vieni a mangiare a casa mia. Voglio invitarti a una buona cena casalinga e cosଠpotrai risparmiare i cento euro.
Il mendicante, sorpreso, sale sull´ impressionante automobile e, dopo essere partito, domanda:
- Senta, signore, non si arrabbierà sua moglie nel veder arrivare uno come me che si siede a mangiare alla sua tavola?
- Probabilmente sà¬, – risponde il signore " però ne varrà la pena.
- Ho un grande interesse che mia moglie veda in cosa si trasforma un uomo che non beve, non fuma, non gioca, non balla e non va a zoccole!

venerdì 11 giugno 2010

La vignetta del giorno

La vignetta del giorno

Oggi iniziano i Mondiali di Calcio 2010 e Google li celebra

Google ha voluto celebrare i Mondiali Fifa di calcio 2010, che si terranno in Sud Africa, con un logo pesonalizzato in homepage raffigurante un’azione di gioco in attacco di una partita di calcio: l’attaccante sta per sferrare il tiro sotto gli occhi del portiere, che si appresta all’intervento, e di un difensore della squadra avversaria, sullo sfondo gli spettatori ad incitare.
Nel logo, molto originale, si può individuare la lettera “
G” con le gambe del giocatore che sta per calciare, le “O” sono rappresentate dal pallone e dalla luce che c’è tra due giocatori, l’altra “G” è formata dal difensore avversario, la “L” dal palo della porta e la “E” si può individuare negli spalti come coreografia sullo sfondo.
I Mondiali, che si apriranno oggi con la sfida tra i padroni di casa del Sud Africa e il Messico, inseriti nel Gruppo A, alle 16 (prima spazio alla cerimonia d’apertura), è la prima edizione che si disputa nel continente nero. A seguire, in serata, la partita tra Francia e Uruguay a completare la prima giornata del Gruppo A. L’esordio dell’Italia è in programma il 14 giugno al Green Point di Città del Capo contro il Paraguay.

giovedì 10 giugno 2010

Inventaeio della normalità (Paolo Coelho)

Ho deciso di fare una ricerca con i miei amici su quello che la società considera un comportamento normale.
Di seguito, elenco alcune di queste assurdità con cui conviviamo quotidianamente, perché la società le considera normali:

1) Qualsiasi cosa che ci faccia dimenticare la nostra vera identità e i nostri sogni, e ci faccia solo lavorare per produrre e riprodurre.
2) Che ci siano regole per una guerra (Convenzione di Ginevra).
3) Sprecare anni a fare l'università, per poi non trovare lavoro.
4) Lavorare dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio in qualcosa che non dà il minimo piacere, purché nel giro di 30 anni si riesca ad andare in pensione.
5) Andare in pensione, scoprire di non avere più l'energia per godersi la vita e morire dopo pochi anni, di tedio.
6) L'uso del botulino.
7) Cercare di avere successo finanziariamente, invece di perseguire la felicità.
8) Mettere in ridicolo chi cerca la felicità invece del denaro, definendolo “persona senza ambizione”.
9) Paragonare oggetti come automobili, case, vestiti e definire la vita in funzione di questi paragoni, invece di tentare di conoscere la vera ragione per cui si è vivi.
10) Non dialogare con gli estranei. Parlare male del vicino.
11) Pensare che i genitori abbiano sempre ragione.
12) Sposarsi, avere figli, rimanere insieme anche quando l'amore sia finito, adducendo che è per il bene del bambino (che sembra non stia assistendo alle continue liti).
12) Criticare chiunque tenti di essere diverso.
14) Svegliarsi con una sveglia isterica accanto al letto.
15) Credere assolutamente in tutto quello che viene stampato.
16) Usare un pezzo di stoffa colorata legato al collo, senza alcuna funzione apparente, ma che risponde al pomposo nome di “cravatta”.
17) Non essere mai diretto nelle domande, anche se l'altra persona capisce che cosa si vuole sapere.
18) Avere un sorriso sulle labbra quando si sta morendo dalla voglia di piangere. E avere pietà di tutti coloro che dimostrano i propri sentimenti.
19) Pensare che l'arte valga una fortuna, o che non valga assolutamente nulla.
20) Disprezzare sempre quello che si è ottenuto con facilità, perché non c'è stato il “sacrificio necessario” e, dunque, non deve avere le qualità richieste.
21) Seguire la moda, anche se tutto sembra ridicolo e scomodo.
22) Essere convinto che tutte le persone famose abbiano accumulato tonnellate di denaro.
23) Investire molto nella bellezza esteriore e preoccuparsi poco della bellezza interiore.
24) Usare tutti i mezzi possibili per dimostrare di essere una persona infinitamente al di sopra degli altri esseri umani, anche se si è una persona normale.
25) Su un mezzo di trasporto pubblico, non guardare mai direttamente negli occhi una persona, perché altrimenti questo potrebbe essere interpretato come un segnale di seduzione.
26) Quando si entra in ascensore, mantenersi con il corpo rivolto verso la porta d'uscita, fingendo di essere l'unica persona là dentro, per quanto affollato sia.
27) Non ridere mai forte in un ristorante, per quanto divertente sia la storia.
28) Nell'emisfero nord, usare sempre un abbigliamento che combina con la stagione dell'anno: braccia nude in primavera (per quanto possa essere freddo) e giacca di lana in autunno (per quanto possa essere caldo).
29) Nell'emisfero sud, ricoprire l'albero di natale di batuffoli di cotone, anche se l'inverno non ha niente a che vedere con la nascita di Cristo.
30) A mano a mano che s'invecchia, ritenersi depositario di tutta la saggezza del mondo, anche se non sempre si è vissuto abbastanza per sapere cosa è sbagliato.
31) Partecipare a un tè di beneficienza e pensare con ciò di aver contribuito a sufficienza per eliminare le disuguaglianze sociali del mondo.
32) Mangiare tre volte al giorno, anche senza fame.
33) Credere che gli altri siano sempre migliori in tutto: che siano più belli, più capaci, più ricchi, più intelligenti. E' molto rischioso avventurarsi al di là dei propri limiti, meglio non fare niente.
34) Usare l'auto come un modo per sentirsi potente e dominare il mondo.
35) Dire parolacce nel traffico.
36) Pensare che tutto quello che il proprio figlio fa di sbagliato sia colpa delle compagnie che ha scelto.
37) Sposarsi con la prima persona che offre una posizione sociale. L'amore può aspettare.
38) Dire sempre “io ho tentato”, anche se non si è tentato assolutamente nulla.
39) Lasciare le cose più interessanti della vita da vivere quando ormai non si hanno più le forze per farlo.
40) Evitare la depressione con dosi quotidiane e massicce di programmi televisivi.
41) Credere che sia possibile essere sicuri di tutto ciò che si è conquistato.
42) Pensare che alle donne non piaccia il calcio e che agli uomini non piaccia l'arredamento.
43) Incolpare il governo per tutto ciò che di negativo accade.
44) Avere la convinzione che essere una persona buona, decente e rispettosa significhi che gli altri penseranno che si è deboli, vulnerabili e facilmente manipolabili.
45) Essere anche convinti che l'aggressività e la scortesia nel rapporto con gli altri siano sinonimi di una personalità potente.
46) Avere paura della fibroscopia (uomini) e del parto (donne).
47) Infine: ritenere che la propria religione sia l'unica depositaria della verità assoluta, la più importante, la migliore, e che tutti gli altri esseri umani su questo pianeta immenso che credono in qualche altra manifestazione di Dio siano condannati al fuoco dell'inferno.